Ecco un altro scoglio: ci vorrà la doppia o non ci vorrà?
Generalmente soccorre la pronuncia; nessun scolaro scriverebbe infatti “mama, babo, nono”, ma molti scolari scrivono tranquillamente “sopratutto e dinnanzi” anziché soprattutto e dinanzi.
E’ difficile dare una regola; tuttavia, se sei meridionale, ricorda che g e z non si raddoppiano dinanzi alla terminazione -ione: si scrive ragione e non “raggione”, razione e non “razzione”; parimenti non si raddoppia la b davanti alla terminazione -bile: si scrive contabile e non “contabbile”, nubile e non “nubbile” e così via.
Se sei veneto, poiché il tuo orecchio ti indurrebbe a non raddoppiare mai, sfoglia il dizionario ogni qual volta ti sorgerà un dubbio!
– Luisa Monti, Grammatica e vita, Loescher 1973
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